Un settore che ha generato, globalmente, un valore di 447 miliardi di dollari (2020), l’investimento nella New Space Economy attira l’attenzione di ben 286 aziende italiane.
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Cos’è la New Space Economy
Sempre più spesso sentiamo parlare di Space Economy e delle potenzialità che lo spazio offrirà nel futuro. Infatti, grazie all’azione visionaria di Elon Musk questa, sta catturando anche gli animi più scettici.
Secondo l’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano, tale fenomeno “si concretizza nella combinazione di tecnologie spaziali e digitali utili a sviluppare opportunità tecnologiche e di business impattanti in diversi settori portando alla generazione di una nuova catena del valore cross-settoriale e cross-tecnologica“.
Il futuro del Pianeta è nello Spazio
A livello di dibattito economico e sociale per lo sviluppo futuro dei Paesi, lo Spazio sta diventando un tema sempre più centrale. Infatti, le prospettive di crescita disponibili sono numerosi e le possibili ricadute sul nostro Pianeta sono importanti.
Ad oggi, l’economia dello Spazio si trova affrontare un momento di svolta consistente dal momento che son sempre di più gli attori privati e lo sviluppo commerciale del settore. Infatti, è proprio questo continuo sviluppo, che amplia l’offerta di prodotti e servizi, mercati e aree di business, al punto di portare lo scenario a parlare di New Space Economy.
Lo scenario economico: l’Italia
In termini di generici, il giro di affari a livello globale cresce a ritmi impressionanti, generando dalla New Space Economy “i 447 miliardi di dollari nel 2020, il doppio di quello realizzato solo dieci anni fa“.
A livello nazionale, l’Italia è presente con 286 aziende che, nello specifico sono:
– aziende giovani, nate dopo gli anni Duemila;
– aziende prevalentemente di piccole dimensioni (sotto i 2 milioni di fatturato);
– alcune aziende “specializzate in nicchie produttive ad alto contenuto tecnologico, che offrono soluzioni personalizzate”;
– “grandi player, integrati e con un’offerta altamente diversificata”, come Leonardo:
“Le nostre ambizioni collettive nello spazio hanno importanti risvolti anche per il nostro pianeta e per il suo futuro. Uno degli obiettivi del ritorno sulla Luna è rendere l’esplorazione interplanetaria più sostenibile utilizzando le risorse lunari. Ma ci sono ulteriori ricadute: migliorare la qualità della nostra vita sulla Terra […]. Si pensi alle terre rare utili per i dispositivi elettronici, per esempio. Ci sono anche opportunità per far avanzare la scienza e la tecnologia in aree come la generazione di energia e lo stoccaggio, l’economia circolare e la robotica avanzata”.
Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, durante il convegno “The lunar space economy. The first steps towards an interplanetary generation”
Come emerge dai dati sul commercio internazionale, l’Italia vanta un buon posizionamento competitivo. Infatti, con una quota sulle esportazioni mondiali del 6,9%, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i principali leader del settore (dopo Stati Uniti, Francia e Germania), vantando un un peso di circa il 3% ed occupando la nona posizione nel ranking internazionale.