Il prezzo della benzina aumenta ancora. Un salasso per le famiglie italiane che si vedono una spesa annua equivalente a 363 Euro per la benzina e 361 Euro per il gasolio.
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Benzina a 1,778 euro
La rilevazione settimanale del ministero della Transizione ecologica rileva che il prezzo medio della benzina in Italia in modalità self è aumentato di 2,43 centesimi dalla scorsa settimana (da 1,754 euro a 1,778), raggiungendo il massimo da settembre 2013. Il prezzo del gasolio è cresciuto di 2,69 centesimi (da 1,620 a 1,647). Gpl invece rimane stabile e passa da 0,817 euro a 0,816. Una vera stangata per le famiglie italiane già schiacciate dal caro bollette.
Il caro benzina aumenta il costo dei prodotti
Il presidente del Codacons Carlo Rienzi afferma che gli aumenti dei prezzi dell’energia incidono anche sul costo di numerosi prodotti al dettaglio. In Italia l’85% della merce viene trasportata su strada e i costi di trasporto più elevati corrispondono listini al dettaglio più cari, con un danno non indifferente per i risparmi delle famiglie.
Di conseguenza anche le imprese risentono della scalata dei prezzi dei carburanti. Il nuovo record del listino della benzina, secondo la Coldiretti, “aggrava il gap competitivo dell’Italia che deve affrontare i costi per il trasporto merci superiori dell’11% rispetto alla media europea per un valore di 13 miliardi all’anno. Il tutto con un effetto valanga ancora più evidente sul carrello della spesa”. A subire gli effetti, aggiunge, “è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano a incidere fino al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura”.
Costo della benzina in continuo aumento
L’Unione Nazionale Consumatori afferma che dall’inizio del 2022, un litro di benzina ha subito un aumento di quasi 6 cent (5,90), pari a 2,95 euro a pieno, il gasolio di oltre 6 cent (6,18), equivalenti a 3,9 euro per un rifornimento, pari a 74 euro su base annua”.
Ciò deduce che in sole 4 settimane i prezzi dei carburanti hanno recuperato, con gli interessi, tutto quanto avevano perso in un mese e mezzo, con la discesa ininterrotta registrata da metà novembre fino alla fine dell’anno scorso”. Il balzo del prezzo alla pompa, equivale su base annua, “a una stangata pari a 363 euro per la benzina e a 361 euro per il gasolio” sottolinea l’Unc.
Un danno sul sistema economico
“Una vera e propria emergenza, con effetti negativi sull’intero sistema economico e ripercussioni sull’inflazione. E’ necessario un intervento del governo perché il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi”.
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti
Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, invita il governo a intervenire in modo efficace sui carburanti per contenere gli aumenti del prezzo delle bollette di energia.
Secondo Furio Truzzi sarebbe necessario introdurre strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise quando i prezzi del carburante salgono oltre un certo limite.
A livello industriale, il costo della benzina è sotto la media europea di 5 centesimi e di 7,5 centesimi per il gasolio.