La banca crea un nuovo linguaggio di interazione basato su una domanda, un hashtag e due punti.
[auth href=”http://www.worldexcellence.it/registrazione/” text=”Per leggere l’intero articolo devi essere un utente registrato.
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Un risultato che è stato raggiunto smontando i livelli di complessità della piattaforma, recuperando il DNA digitale (e non) del consumatore che non deve più apprendere processi complessi per ottenere un risultato semplice. Il nuovo motore di ricerca è un progetto tutto italiano, sviluppato interamente nei laboratori Widiba con tecnologia open source.
Tre i principi ispiratori di questa evoluzione.
Innanzitutto lo studio dei comportamenti dei consumatori all’interno degli ambienti digitali non bancari, e del loro modo di interagire e di cercare risposte ai propri bisogni quotidiani.
In secondo luogo, la convergenza sempre maggiore verso modelli digitali, diretti e multicanale, che vede i player, in maniera trasversale, creare nuovi paradigmi linguistici e di user experience diversi e differenzianti.
Infine, l’introduzione della nuova normativa sulla portabilità dei conti correnti che rende più dinamica la competizione tra i peers e il passaggio a un nuovo istituto di credito da parte di un utente.
Queste trasformazioni, già oggi, ma soprattutto nei prossimi anni, vedranno in maniera ancora più forte rispetto al passato uno spostamento della competenza informativa e dispositiva dallo specialista dello sportello al cliente finale con una complessità per quest’ultimo: reimparare ogni volta un linguaggio, capire dove trovare le informazioni e come fare disposizioni.
È per questo motivo che Widiba ha pensato di cancellare le distanze tra il cliente e quello che sta cercando attraverso un’interfaccia semplice e familiare. L’utente viene guidato naturalmente a rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare” e può usare le sue parole, quelle di tutti i giorni, per cercare o eseguire un’operazione.
L’intuizione è stata quella di creare un nuovo linguaggio utilizzando tre semplici segni: “?” per farsi una domanda, “:” per accedere alle informazioni e un “#” per fare disposizioni. Non si tratta quindi solo di un motore di ricerca, ma della banca nel suo insieme. L’utente all’interno trova tutto quello che ha fatto e anche quello che vuole fare.
Per creare questa nuova esperienza di consumo e relazione bancaria, il team di Widiba ha lavorato per 6 mesi sulla logica e sul software. Dietro la barra di ricerca è stato sviluppato un motore completo che indicizza tutte le operazioni fatte dal cliente, dai bonifici alle ricariche cellulari e alle linee vincolate: 1.100 funzioni per oltre 15 milioni di dati che Widiba è in grado di ricercare in meno di 300 millisecondi per offrire istantaneamente la risposta giusta al cliente.
La scelta di Widiba è un’ulteriore conferma della volontà di semplificare la gestione del rapporto con la banca per la parte operativa e di offrire una consulenza di alto profilo attraverso i suoi 600 consulenti finanziari per le esigenze di pianificazione e di investimento.
Oggi Widiba conta 150mila clienti, quasi 7 miliardi di masse gestite e circa 10 milioni di accessi annuali alla banca.
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