Circa 373 milioni di cittadini nei 27 stati membri dell’Unione Europea potranno votare dal 6 al 9 giugno per le elezioni del Parlamento Europeo. Ecco tutto quello che devi sapere sul voto.
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Cos’è il Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo (PE) è l’unico organo eletto direttamente dell’UE, che rappresenta i cittadini dei suoi Stati membri.
Le sue funzioni principali includono la negoziazione delle leggi dell’UE con i governi degli Stati membri, che sono rappresentati dal Consiglio Europeo. Il Parlamento europeo approva inoltre il bilancio dell’UE e vota sugli accordi internazionali e sugli allargamenti del blocco.
Il Parlamento europeo ha importanti responsabilità di controllo, compreso il potere di approvare o respingere la nomina del presidente della Commissione europea – incarico attualmente ricoperto dalla tedesca Ursula von der Leyen – e dei commissari.
A differenza dei parlamenti nazionali, il Parlamento europeo non ha il diritto di proporre leggi ma può solo negoziare quelle proposte dalla Commissione europea esecutiva.
Il PE è composto da 720 membri (MEP) eletti ogni cinque anni. Gli eurodeputati eleggono poi il loro presidente per un mandato di due anni e mezzo. Il presidente uscente è Roberta Metsola di Malta.
Chi può votare alle elezioni europee?
In 21 Stati membri possono votare le persone dai 18 anni in su. In Belgio, Germania, Austria e Malta, l’età minima per votare è 16 anni. In Grecia possono votare le persone che compiono 17 anni durante l’anno elettorale, e in Ungheria le persone sposate possono votare indipendentemente dall’età.
I cittadini dell’Unione Europea possono votare nel loro Paese d’origine o dall’estero. Il voto dall’estero è consentito in tutti gli Stati membri ad eccezione di Repubblica Ceca, Irlanda, Malta e Slovacchia. In Bulgaria e Italia tale diritto si applica solo a coloro che vivono all’interno dell’UE.
I cittadini che vivono in un altro paese dell’UE possono scegliere di votare per i candidati del proprio paese di origine o del proprio paese di residenza. L’elettore deve scegliere per quale paese votare, ma non è legale votare in entrambi i paesi contemporaneamente.
Come votare alle elezioni europee?
In alcuni Stati membri gli elettori possono scegliere solo liste chiuse che non consentono il cambio di ordine dei candidati preferiti, mentre in altri possono selezionare singoli candidati in un sistema preferenziale.
A seconda delle leggi nazionali, alcuni elettori all’estero possono votare presso le rispettive ambasciate nazionali, per posta o elettronicamente.
Chi può candidarsi alle elezioni europee
Gli elettori possono scegliere tra singoli candidati o delegati dei partiti politici, a seconda del paese. Una volta eletti, i politici di ciascuna nazione confluiranno nei gruppi europei che formano il Parlamento, in base agli orientamenti politici.
Alcuni Stati membri, tra cui la Germania, consentono la candidatura alle elezioni europee solo a candidati di partiti politici o associazioni politiche.
Gli eletti non possono ricoprire funzioni nei governi nazionali o in altri organi politici come, tra gli altri, la Commissione europea, la Corte di giustizia o la Corte dei conti. Tutti i candidati devono essere cittadini dell’UE.
Elezioni europee, le previsioni elettorali 2024
Sei cittadini europei su dieci hanno espresso il loro interesse a votare per queste elezioni, secondo un sondaggio condotto dall’agenzia statistica Eurostat lo scorso aprile.
Una proiezione dell’aggregatore di sondaggi Europe Elects, prevede che alla fine di maggio dei 720 seggi disponibili al Parlamento europeo, il gruppo del Partito popolare europeo (PPE) di centrodestra ne vincerebbe 180, il gruppo progressista di centrosinistra Alleanza dei Socialisti e dei Democratici (S&D) 138, e il liberale e centrista Renew Europe (RE) 86.
I Conservatori e Riformisti Europei (ECR) otterrebbero 75 seggi mentre Identità e Democrazia (ID) scenderebbe a 68 dagli 84 di aprile, dopo l’espulsione dell’estrema destra tedesca Alternativa per la Germania (AfD). Altri partiti più piccoli otterrebbero i restanti 173 seggi, secondo i dati di Europe Elects.
I risultati elettorali del 2019
Le elezioni precedenti hanno segnato un cambiamento fondamentale nella politica poiché i tradizionali blocchi di centrodestra e centrosinistra hanno perso terreno a favore dei partiti più piccoli.
Il PPE e l’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici (S&D) di centrosinistra hanno visto il loro numero complessivo di seggi diminuire di 76, perdendo la maggioranza di lunga data.
Ciò ha reso necessaria una più ampia costruzione di coalizioni, rafforzando gruppi centristi e pro-UE come Renew Europe e Verdi/ALE.
L’affluenza alle urne ha raggiunto il livello più alto da 20 anni al 50,66%, con un aumento dell’8% rispetto al 2014, indicando un crescente interesse pubblico per questioni come il cambiamento climatico, le migrazioni e la disuguaglianza economica.
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