Capp-Plast e il patto sociale che ha fatto scuola

I l Nuovo Patto Sociale del 18/12/2019 siglato da Capp-Plast con le OO.SS territoriali è risultato talmente innovativo nell’ottica del wellbeing che è stato ripreso dal rinnovo del CCNL di categoria del settore Gomma & Plastica Industria sottoscritto lo scorso settembre dalle organizzazioni nazionali. Adriano Baldi, cosa ci può raccontare in merito? Capp-Plast ha sempre riconosciuto e rispettato il diritto dei lavoratori a essere rappresentati da organizzazioni sindacali e ha mantenuto, con tali rappresentanze, relazioni improntate al reciproco riconoscimento, al dialogo e alla cooperazione. Proprio grazie al clima di collaborazione che l’Azienda ha instaurato negli anni, e alla forte volontà di innovazione e alla progettualità che contraddistingue Capp, la Direzione HR insieme alle RSU dello plant di Firenze ed al Sindacato territoriale FILCMS-CGIL hanno voluto cimentarsi nella defi nizione di un nuovo modello di gestione delle Relazioni Industriali, che non sia più considerato come risposta a delle esigenze dei lavoratori ma che le possa addirittura anticipare È con questo spirito costruttivo, infatti, che le parti hanno deciso di confrontarsi per creare un percorso virtuoso con ricadute dirette sulla vita dei singoli collaboratori aziendali, sia sul livello di gradimento di questi nei confronti di una azienda attenta ai valori delle persone (Piano Welfare aziendale), sia tramite un concetto di solidarietà interna estesa (Ferie Solidali), sia tramite una condivisione dei progetti di sviluppo formativo professionale (Piano biennale formativo con partecipazione delle parti sindacali nella defi nizione della need analisys), sia tramite un confronto diretto ed immediato sulle linee di indirizzo operativo gestionale (istituzione delle Commissioni Paritetiche).

Il principio ispiratore è da ravvisarsi nel fatto che il mercato debba essere affrontato creando le condizioni migliori sia per un’ulteriore crescita competitiva aziendale, sia di miglioramento generale delle condizioni in essere per i dipendenti (Wellbeing). In tale ottica futura l’attività delle parti è stata fi nalizzata a defi – nire una nuova frontiera, un nuovo “Patto Sociale” tra Azienda, Lavoratori, Rappresentanze Sindacali fi nalizzato a promuovere non solo migliori condizioni economiche ma anche servizi volti ad accrescere la sensazione di “miglior vita/Wellbeing” . In che modo il concetto di wellbeing può avere una connotazione più estesa in un’ottica di applicazione concreta di principi di “sostenibilità” e “green economy” allocati all’interno di un gruppo industriale come il vostro che produce materiali plastici? L’azienda ha da sempre avuto una particolare attenzione a quella che oggi viene chiamata sostenibilità, e come dicevamo, anche per Capp-Plast è divenuto imperativo curare sempre più il benessere dei propri collaboratori e contestualmente tale visione viene sempre più percepita come un fattore determinante per un business sano e in crescita: il Welfare, inteso nel senso più largo del termine, rappresenta oggi uno dei principali strumenti a disposizione delle aziende per favorire la conciliazione lavoro-vita privata dei dipendenti, nonché un mezzo tramite il quale aumentarne il potere d’acquisto e, attraverso il miglioramento del clima sul posto di lavoro, favorire anche la diminuzione di turnover e delle assenze legate ai bisogni individuali e familiari.

Nella nostra Vision, tale concetto di wellbeing si può e si deve necessariamente conciliare con un concetto esteso di “Sostenibilità”; concetto questo che deve essere perseguito attraverso un percorso lungo e costante, dato che lo sviluppo sostenibile deve soddisfare i bisogni del presente senza compromettere quello delle generazioni future. La sostenibilità, pertanto, contiene già di per sè gli elementi del rispetto dell’uomo (sostenibilità sociale) e della tutela dell’ambiente (sostenibilità ambientale), il consumatore di oggi è una fi gura in costante evoluzione, attento ai cambiamenti sociali, tecnologici ed economici, cambiamento che Capp-Plast ha sempre cercato di guidare mediante una oculata politica aziendale, sollecitando nuovi processi di produzione industriale, valutando i fornitori nei processi di acquisto, favorendo una oculata gestione delle risorse produttive attraverso processi di rigenerazione di materiale primario, non solo derivate dagli scarti di produzione, ma anche organizzando un servizio alla clientela nel quale vengono ritirati i contenitori venduti rigenerandoli, dando vita a nuovi articoli, evitando così emissioni di CO2, tutto questo ovviamente valorizzando il proprio capitale umano presente in Azienda. La sostenibilità non si inventa si coltiva. Questo è il nostro modo di operare ogni giorno.

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