Comprare un immobile all’asta senza paure e senza costi aggiuntivi? È possibile se ci si affida ai big data. Lo spiega Reviva, azienda impegnata a rivoluzionare le aste immobiliari attraverso la vivacizzazione
In un periodo storico ed economico complicato, comprare casa rimane ancora un baluardo da conquistare per ottenere una certa stabilità personale. Il desiderio di acquistare un immobile, però, si scontra spesso con prezzi sempre più alti nelle principali città e con le difficoltà che si incontrano nel momento in cui si richiede un mutuo.
Una delle soluzioni di cui si sta iniziando a parlare maggiormente, anche tra chi non è avvezzo alle dinamiche del mercato immobiliare, sono le aste giudiziarie un tempo conosciute e vissute per lo più dagli addetti ai lavori.
Sui portali di ricerca case non è ormai più così raro imbattersi in annunci riguardanti immobili venduti tramite asta. Un meccanismo che, ancora oggi, fa nascere in moltissimi potenziali acquirenti una sorta di timore che porta spesso a tralasciare del tutto l’annuncio.
Le aste immobiliari: una zona ancora d’ombra del mercato immobiliare italiano
I motivi sono evidenti: le difficoltà nel reperire tutte le informazioni dell’immobile, le perizie la cui lettura è spesso complicata per chi non è abituato a una certa terminologia tecnica e legale, la paura di ritrovarsi una volta vinta l’asta eventuali ulteriori debiti dei precedenti proprietari da dover estinguere. Più semplicemente il meccanismo che regola le aste viene ancora percepito come estremamente macchinoso, i cui tempi lunghi e la poca chiarezza demotivano i potenziali acquirenti.
I dati in Italia confermano questo scetticismo che ancora avvolge le aste immobiliari. Delle circa 250.000 aste che si svolgononel nostro Paese ogni anno, circa l’72% ha esito deserto, ovvero gli immobili non vengono acquistati da nessuno.
Questo conduce dopo circa sei mesi a un nuovo bando di vendita all’asta dell’immobile a un prezzo svalutato ulteriormente del 25% del suo valore. Ciò comporta una perditanon solo per la banca che detiene gli NPL ovvero i Crediti Non Performanti, prestiti concessi dalla banche ma che non possono essere ripagati dal debitore, ma anche per il debitore stesso che andrà a percepire ancora meno dalla vendita e si troverà a dover saldare una percentuale del debito che rimane ancora molto alta.
Si attesta infatti che in media solo il 34% del debito viene ripagato dall’asta, mentre il restante 66% rimane in capo alla persona.
Reviva e il suo nuovo metodo di vivacizzazione delle aste utilizzando i big data
Reviva (vivacizzazioneaste.com) è la prima azienda in Italia che si occupa da circa due anni di invertire il trend delle aste andate deserte, attraverso un metodo di vivacizzazione delle stesse unico nel panorama immobiliare, poiché unisce big data e tecnologia per abbattere i rischi e prevedere i valori.
«Sono in molti a chiederci cosa significa ‘vivacizzare un’asta’ e la risposta è molto semplice: portare quante più persone a conoscenza delle diverse aste presenti nelle rispettive città e aiutarle a comprenderne il reale valore», spiega Ivano De Natale, ceo e co-fondatore di Reviva con alle spalle 12 anni di esperienza nel settore immobiliare – La nostra esperienza nel marketing immobiliare ci consentiva di pubblicizzare al meglio le aste, attraendo così negli anni un numero di partecipanti sempre più alto, ci ha convinto a cambiare prospettiva e ad offrire questo servizio direttamente ai servicers, ovvero le società che gestiscono gli NPL per conto delle banche».
Sono infatti proprio le banche, in quanto creditori, ad anticipare i costi delle diverse procedure esecutive che si aggirano mediamente intorno al 25% del recuperato dalla vendita. Senza contare il tempo medio della stessa procedura di circa 51 mesi: “che rappresenta un tempo davvero consistente per una banca” sottolinea Ivano.
Costi e tempi ingenti che non fanno altro che limitare la liquidità delle banche se si pensa che il 47% degli NPLs totali è garantito da un bene immobile di cui il 40% va all’asta, per un valore di circa 81 miliardi all’asta (secondo i dati del 2018).
Appare quindi sempre più chiara l’importanza di non far andare deserte le aste e di stimolare la partecipazione e l’acquisto degli immobili e il ruolo di Reviva appare quanto mai centrale nell’ottica di stimolare maggiormente i clienti.
«Reviva aiuta i potenziali acquirenti a semplificare ogni dinamica legata alle aste: facilita la loro partecipazione, li supporta nella comprensione del meccanismo che le regola e fornisce loro un quadro completo e chiaro dell’immobile che si accingono ad acquistare», prosegue Giulio Licenza co-fondatore dell’azienda.
I big data e la tecnologia di Reviva applicata alle aste
La particolarità di Reviva è quella di guidare passo dopo passo il clientenelle fasi di preparazione all’asta fornendo, attraverso una tecnologia avanzata, tutte le informazioni utiliper avere una fotografia e una panoramica chiara dell’immobile interessato.
«La nostra tecnologia cattura i big data del mercato immobiliare presenti sul web: una serie di parametri quali prezzo richiesto, ribassi, tempo medio di vendita o l’andamento della compravendita nella zona di riferimento», prosegue Giulio Licenza. «Tutti valori che analizzati nella loro totalità consentono di avere un’idea quanto più reale possibile del potenziale valore dell’immobile».
Perché una simile analisi dettagliata dell’immobile sia necessaria per la vivacizzazione dell’asta è piuttosto chiaro. Una maggior consapevolezza del reale valore dell’immobilee delle sue condizioni aiuta e stimola il cliente in fase di rilancio. Avere infatti un quadro chiaro della casa convince quest’ultimo a gareggiare, rialzando il prezzo, e infine ad acquistarlacon maggior tranquillità.
Che la tecnologia di Reviva basata sui big data stia dando dei risultati concreti lo si evince da alcuni dati. Ad oggi sono 190 le aste vivacizzate dall’azienda, con un aumento delle aggiudicazioni del 29%. Per quanto riguarda invece il prezzo medio di vendita all’asta degli immobilic’è stato un incremento del 56% rispetto al valore iniziale.
Il valore sociale delle aste immobiliari e il servizio gratuito di consulenza di Reviva
Numeri che fanno ben sperare e che come spiegano entrambi i fondatori contribuiscono a far conoscere maggiormente il meccanismo delle aste immobiliari, che ha dalla sua un aspetto socialeancora oggi troppo spesso tralasciato.
Evitare che un’asta vada deserta e rivendere l’immobile al prezzo più alto possibile aiuta da una parte il creditore, ovvero la banca, che recupera il prestito ritornando ad avere maggiori liquidità e quindi a concedere nuovi prestiti, e dall’altra parte aiuta il debitore che riesce a vendere a un prezzo non eccessivamente ribassato e a saldare il più possibile il proprio debito. Infine aiuta l’acquirente finale grazie a un sistema, quello di Reviva, che consente di usufruire di una consulenza e una valutazione dell’immobile totalmente gratuita.
La principale novità di Reviva, infatti, è quella di poteroffrire ai clienti privati una consulenza e un’analisi della casa all’astaassolutamente a titolo gratuito, attraverso il brand “Immobili All’Asta”. Ciò è possibile in quantoil cliente di Reviva è il servicerstesso ovvero la società incaricata dalle banche per gestire gli NPLeche paga l’azienda proprio per il servizio di vivacizzazione delle aste.
«Con Reviva vogliamo aiutare quanti più clienti nell’acquisto della loro casa, supportandoli e guidandoli nelle diverse aste e consigliando loro quello che può essere il miglior investimento per le loro esigenze e necessità», spiega Ivano De Natale.
«Spogliare le aste immobiliari di questo alone di diffidenza e scetticismo e stimolare una maggiore partecipazione è sicuramente uno dei primi step necessari che ci siamo posti e attraverso la nostra tecnologia applicata a un marketing plan ben costruito siamo certi di poter crescere notevolmente in questa direzione già a partire dai prossimi mesi», conclude Giulio Licenza.
L’azienda nata nel luglio del 2017 conta già oggi un team di 13 dipendenti a cui si aggiunge un network di 60 affiliati in tutta Italia. Quest’ultimi sono professionisti, consulenti e agenti immobiliari che si appoggiano alla piattaforma a loro riservata di Reviva e che con il loro apporto contribuiscono a vivacizzare, sempre con il metodo ideato dall’azienda, aste su tutto il territorio nazionale.