Nel corso della storia, numerose invenzioni realizzate da donne sono state erroneamente attribuite a uomini. Sebbene i brevetti siano stati creati per tutelare l’autore delle invenzioni, molte scoperte femminili sono rimaste nell’ombra, offuscate dal nome di figure maschili. In questo articolo esploreremo sei invenzioni che, pur rivoluzionando la società, non hanno dato il giusto riconoscimento alle donne che le hanno create.
Indice dei contenuti
1.La programmazione informatica
Ada Lovelace, figlia del celebre poeta Lord Byron, è riconosciuta come la prima programmatrice della storia. Collaborando con il matematico Charles Babbage, Lovelace sviluppò un algoritmo per la macchina analitica, un precursore del computer moderno. Nel 1842, tradusse un articolo dell’ingegnere italiano Luigi Menabrea e vi aggiunse note personali che descrivevano l’algoritmo. Tuttavia, il suo lavoro venne ignorato per decenni, fino a quando il suo ruolo nella nascita dell’informatica venne rivalutato nel XX secolo. Oggi, Ada Lovelace è considerata una pioniera delle discipline STEM.
2.Il gioco del Monopoly
Il Monopoly è uno dei giochi da tavolo più conosciuti al mondo, ma pochi sanno che la sua ideatrice è stata Elizabeth Magie, e non Charles Darrow, a cui per anni fu attribuita la creazione. Magie inventò nel 1903 “The Landlord’s Game” con l’obiettivo di educare il pubblico sui danni delle pratiche monopolistiche. Tuttavia, fu Darrow a commercializzare una versione del gioco negli anni ’30, ottenendo il merito e i guadagni. Elizabeth Magie rimase nell’anonimato fino a quando la sua storia venne riscoperta.
3.Il reggiseno moderno
Il reggiseno, simbolo della libertà femminile, fu inventato da Mary Phelps Jacob nel 1914. In un’epoca in cui le donne indossavano corsetti rigidi, Jacob creò un indumento più comodo utilizzando due fazzoletti e del nastro. Sebbene avesse brevettato la sua invenzione, fu convinta a vendere il brevetto alla Warner Brothers Corset Company per soli 1.500 dollari. L’invenzione di Jacob cambiò radicalmente la moda femminile, ma lei non ne raccolse mai i frutti.
4.La lavastoviglie
Anche se la lavastoviglie è spesso attribuita a Joel Houghton, la vera inventrice fu Josephine Cochran. Nel 1886, Josephine, stanca di vedere i suoi pregiati piatti rovinati dalla servitù, progettò una macchina che utilizzava la pressione dell’acqua per lavare le stoviglie. Nonostante la sua invenzione rivoluzionaria, Cochran morì senza vedere il successo commerciale della sua invenzione. Oggi, il suo nome è inserito nella US National Inventors Hall of Fame.
5.L’effetto serra
Pochi sanno che la scoperta della relazione tra anidride carbonica e l’aumento delle temperature terrestri è da attribuirsi a Eunice Newton Foote. Nel 1856, Foote scoprì che una maggiore concentrazione di CO₂ portava a un aumento del calore atmosferico, anticipando di tre anni le teorie di John Tyndall. Solo nel 2011, grazie alle ricerche di Raymond Sorenson, il lavoro di Foote è stato finalmente riconosciuto come il primo a individuare le cause dell’effetto serra.
6.La struttura del DNA
Rosalind Franklin fu una scienziata di rilievo il cui lavoro sulla cristallografia a raggi X fu cruciale per la scoperta della struttura del DNA. Nel 1951, Franklin produsse la prima immagine chiara del DNA, ma i suoi colleghi, Watson, Crick e Wilkins, usarono i suoi dati senza il suo permesso per costruire il famoso modello a doppia elica. Nel 1962, i tre ricevettero il Premio Nobel, mentre il contributo di Franklin venne riconosciuto solo postumo.
Queste storie dimostrano come le donne abbiano contribuito in modo decisivo al progresso scientifico e tecnologico, nonostante abbiano spesso subito il furto delle loro idee. È essenziale continuare a riscoprire e valorizzare il loro lavoro, garantendo che vengano ricordate per il loro fondamentale contributo alla società.
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