I prodotti italiani e le loro presunte contraffazioni si rivolgono a consumatori diversi. “Per aumentare le quote di mercato dei prodotti italiani serve un’azione marketing più incisiva”.
- Italian sounding non è un sinonimo di contraffazione
- Prodotti italiani e prodotti Italian sounding si rivolgono a consumatori diversi
- La tutela del prodotto attraverso DOP o DOCG non è sufficiente
L’espressione Italian sounding è diventata, nel gerco comune, un sinonimo di contraffazione dei prodotti agroalimentari italiani. Tuttavia, l’esperienza di ExportUSA suggerisce che il famigerato Italian sounding sia poco più di un mito: l’Italian sounding non fa concorrenza sleale ai prodotti di origine italiana, ma, in realtà, negli Stati Uniti, si rivolge a un consumatore diverso.
Secondo i dati di ExportUSA, negli Stati Uniti il costo di mezza libbra (l’unità di prodotto più acquistata equivalente a 227 grammi) di Parmigiano Reggiano è di 12.50 dollari. La stessa quantità di Parmesan costa 5.90 dollari. Il fatto che i due formaggi, per quanto simili, costino in modo così differente al consumatore li mette in due segmenti di mercato distinti. Per cui, anche nel momento in cui l’Amministrazione americana dovesse inasprire i dazi sul Grana e Parmigiano, le vendite non dovrebbero risentirne.
“I prodotti Italian sounding venduti sul mercato americano” dice Lucio Miranda, presidente di ExportUSA “non rubano nulla alle vendite delle specialità alimentari italiane importate dal nostro Paese. Chi compra il Cambozola o il Parmesanito lo fa perché è convinto di voler comprare Cambozola o Parmesanito.”
Infatti, nell’esperienza di ExportUSA, contrariamente al luogo comune, il consumatore americano è molto attento a quello che compra, leggendo sempre l’etichetta. Sui prodotti italiani, è scritto product of Italy (prodotto italiano) eliminando, così, qualsiasi possibilità di equivoco.
“Il mercato delle specialità alimentari italiane in America è appannaggio di consumatori che conoscono il prodotto. Chi compra il Parmigiano Reggiano lo conosce o sa che il Parmesanito viene dall’Argentina o da altri Paesi” commenta Miranda.
Tuttavia, non è sufficiente che i prodotti italiani difendano le proprie quote di mercato negli Stati Uniti. Per espanderle, secondo Lucio Miranda, non bisogna puntare solo sulla tutela del prodotto in termini di DOCG o DOP, ma bisogna fare un passo ulteriore ed essere più creativi.
“Se si vuole ridurre la quota di mercato di prodotti Italian sounding a favore dei prodotti italiani” conclude Miranda “servono operazioni di marketing più mirate, in quanto la strada della tutela governativa dei prodotti italiani non ha, ad oggi, prodotto risultati tangibili”.