Il divorzio è un istituto che permette di sciogliere legalmente il matrimonio durante la vita dei coniugi. Costituisce un mezzo di eccezione, subordinato a precise condizioni di legge, con cui uno o entrambi gli interessati possono chiedere e ottenere lo scioglimento del legame che li unisce.
Col cessare dell’unione matrimoniale, però, non si estinguono i doveri verso figli minorenni o non autosufficienti. Permane quindi la potestà genitoriale, che può essere esercitata congiuntamente all’altro genitore in caso di affido condiviso.
L’istituto del divorzio è stato legalizzato nella maggior parte dei Paesi, solo 2 in tutto il mondo non possiedono all’interno dei loro ordinamenti una procedura civile che lo permetta: Filippine e Città del Vaticano. In tutti gli altri è ormai una pratica sdoganata. Qual è quindi il Paese con il maggior numero di divorzi?
Indice dei contenuti
Questo è il Paese con più divorzi: l’incredibile classifica degli Stati con i tassi più alti di matrimoni sciolti
In ambito di divorzi, Eurostat ha condotto un’indagine che illustra gli andamenti e i tassi di divorzio nei vari Paesi europei, sulla base dei dati raccolti e riferiti al 2022. Qual è il Paese con più divorzi? Ecco la classifica emersa dalla ricerca:
- Lettonia: il Paese del Nord Europa affacciato sul Mar Baltico detiene il primato della classifica con 2,9 divorzi ogni 1000 abitanti, conquistando così il titolo di Paese con più divorzi. L’alto tasso di divorzio della Repubblica parlamentare è corrisposto però da un altrettanto alto tasso di matrimoni. I lettoni sono tra coloro che si sposano di più, posizionandosi sul secondo gradino del podio nella classifica dei matrimoni, subito dopo gli ungheresi
- Lituania: la nazione più meridionale tra i Paesi Baltici ottiene la medaglia d’argento in questa categoria. Il tasso di 2,6 divorzi ogni 1000 abitanti posiziona i lituani in coda ai lettoni per numero di scioglimenti matrimoniali. Proprio come questi ultimi, anche la Lituania spicca in fatto di matrimoni, conquistando una discreta posizione nella prima metà della classifica europea
- Svezia: gli svedesi rientrano nella top 3 della classifica con 2,1 divorzi ogni 1000 abitanti. A differenza dei due precedenti Stati, però, il Regno di Svezia si posiziona a un livello decisamente inferiore della classifica dei Paesi in cui vengono celebrati più matrimoni
E i paesi in cui si divorzia di meno?
I tassi più bassi di divorzio sono stati osservati a Malta. La Repubblica insulare che domina il centro del Mediterraneo, infatti, ha registrato il tasso di divorzio più basso in assoluto: appena 0,9 divorzi ogni 1000 abitanti.
In fondo alla classifica anche la Slovenia, con un tasso di 1,0 divorzi ogni 1000 abitanti. Pari merito al terz’ultimo posto la Croazia e la Romania: i paesi dell’Est possiedono infatti il medesimo tasso di 1,2 divorzi ogni 1000 abitanti.
Occorre inoltre sottolineare che i numeri dei divorzi, così come quelli dei matrimoni, hanno subito un lieve calo dopo il periodo di pandemia da Covid-19. Solamente un Paese in tutta Europa ha registrato un aumento in materia: in Ungheria il tasso di 1,9 divorzi ogni 1000 abitanti del 2019 è infatti salito a 2,7 nel 2020.
Fatta eccezione per questo caso singolare, i dati del 2022 permettono di osservare nel quadro europeo una diminuzione generale nel numero di divorzi rispetto al periodo pre-pandemico.
Perché si divorzia? I motivi più comuni delle separazioni
Sebbene il numero di matrimoni e di divorzi stia andando via via a ridursi, le motivazioni di questi ultimi restano abbastanza costanti. Un’indagine condotta dal Dipartimento di Psicologia dell’Univeristà di Denver pubblicata sulla rivista accademica Couple and Family Psychology si è concentrata proprio su questo.
In base alle risposte di 52 persone (36 coppie), con esperienza di divorzio alle spalle, il centro di ricerca americano ha stilato la lista delle cause più frequenti di divorzio. Ecco le motivazioni principali e alcuni particolari interessanti emersi durante le interviste.
Poco impegno
Citata da uno strabiliante 75% degli intervistati, la mancanza di impegno si configura senza alcun dubbio come il motivo principale alla base della rottura del matrimonio. In particolare, si sottolinea come l’impegno sia venuto via via a mancare fino a non essere più sufficiente per sostenere la relazione. Nominata da uno o entrambi i partner, l’insufficienza di impegno ha impattato il 94,4% delle coppie intervistate.
Tradimenti
L’infedeltà e le relazioni extraconiugali hanno invece interessato l’88,8% dei matrimoni, comportando una perdita di fiducia completa all’interno della coppia che ha poi portato al suo scioglimento. Percentuale alta anche per l’eccessiva frequenza di litigi e conflitti con il partner: ben il 72,2% delle coppie ha riconosciuto i contrasti come uno dei motivi della rottura.
Soldi
Le motivazioni finanziarie, inoltre, possono costituire un problema non indifferente all’interno di una coppia, poiché il denaro influenza moltissimi aspetti della vita. Anche idee diverse riguardo alla gestione del patrimonio possono essere motivo di scontro, come sottolineato dal 55,6% delle coppie.
Altre motivazioni
Cause di divorzio per più del 50% delle coppie anche l’abuso di sostanze da parte di uno o entrambi i partner e l’essersi sposati troppo giovani. Il 42,3% dei divorzi riguarda infatti matrimoni di durata compresa tra 0 e 9 anni, cifre ben distante dall’ideale “finché morte non ci separi”. Ciò accade anche per l’impreparazione e la mancanza di esperienza e maturità dovute spesso e volentieri alla tenera età.
Problemi individuati in percentuale minore dagli intervistati, ma comunque rilevanti, anche la violenza domestica, le differenze religiose, la mancanza di supporto dalle relative famiglie e problemi di salute.
Leggi anche: In un Paese si parlano ben 841 lingue diverse, e non indovinerete mai qual è