Il blocco delle economie mondiali emergenti, noto come BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), ha recentemente annunciato un’espansione significativa, che ha attirato l’attenzione del panorama geopolitico internazionale.
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L’allargamento dei paesi BRICS
Durante il summit tenutosi a Johannesburg lo scorso agosto 2024, sono stati ufficialmente invitati ad unirsi come membri effettivi sei nuovi Paesi, a partire dall’1 gennaio 2024. Questo annuncio ha rappresentato una mossa ambiziosa per il blocco, mirata a consolidare ulteriormente la sua posizione e influenza a livello globale.
Tuttavia, tra i Paesi invitati, l’Argentina ha scelto di declinare l’invito, sottolineando così una divergenza nelle prospettive e nelle politiche estere. Durante la campagna elettorale presidenziale, il presidente argentino Milei e il suo partito avevano espresso un chiaro sostegno a una collocazione internazionale più filo-atlantista, distante da Mosca e Pechino.
L’espansione dei BRICS era stata anticipata dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa nel comunicato finale del summit di Johannesburg, affermando che i Paesi del BRICS si erano accordati sui criteri di ammissione e sul loro allargamento.
Questo annuncio ha suscitato soddisfazione tra i nuovi invitati, sebbene l’Argentina abbia optato per una direzione diversa, evidenziando la complessità delle dinamiche politiche e economiche tra i potenziali membri.
Le preoccupazioni occidentali e l’equilibrio globale
L’espansione dei BRICS ha destato preoccupazione nell’Occidente, che osserva con attenzione l’evoluzione di questo blocco emergente. Sebbene il gruppo non sia una classica alleanza o un’organizzazione internazionale con trattati formali, rappresenta una significativa fetta della popolazione mondiale e del Pil globale.
L’adesione di nuovi membri promette di aumentare ulteriormente l’influenza del blocco, mettendo in discussione l’equilibrio di potere globale.
Nonostante le differenze tra i Paesi membri, sono accomunati da una visione politica alternativa all’Occidente e orientata verso il Global South, con una particolare vicinanza a Cina e Russia. Le aree di cooperazione all’interno del blocco spaziano dalla politica alla sicurezza, dall’economia alla finanza, fino alla cultura.
In risposta all’espansione dei BRICS, l’Occidente sta stringendo nuove alleanze e rafforzando i legami esistenti con altri partner globali.
Storia dei BRICS: dal BRIC al BRICS
L’acronimo BRIC è stato coniato nel 2001 per indicare un gruppo di economie emergenti (Brasile, Russia, India e Cina), profetizzando che avrebbero dominato l’economia mondiale nei successivi 50 anni.
Nel 2010, il Sudafrica si è unito al quartetto, trasformando il BRIC in BRICS. Questo ampliamento ha aggiunto una dimensione continentale al blocco e ha contribuito a consolidare la sua influenza globale.
Nel vertice di Fortaleza del 2014, il gruppo ha istituito la Nuova Banca di Sviluppo, una struttura finanziaria autonoma alternativa al FMI, evidenziando la volontà dei membri di creare istituzioni che riflettano la loro crescente importanza economica e politica a livello mondiale.
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