L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando un attore sempre più dominante nella creazione di contenuti online. Secondo uno studio recente, il 57% dei contenuti presenti in rete è generato dall’AI o tradotto con il suo supporto, e questo fenomeno sta preoccupando non solo gli esperti di settore ma anche gli utenti comuni.
Indice dei contenuti
La qualità dei contenuti in declino
Con l’aumento dell’uso di AI per creare o tradurre testi, molti utenti hanno notato un peggioramento significativo nella qualità delle informazioni che trovano online. Soprattutto i contenuti tradotti da modelli AI spesso risultano sommari e inaccurati, contribuendo a un ambiente digitale sempre più ricco di informazioni fuorvianti o di bassa qualità.
Uno studio condotto da Amazon Web Services (AWS) ha rivelato dati preoccupanti: una quantità crescente di testi in rete è il prodotto di traduzioni automatiche imprecise, che rappresentano una porzione significativa del contenuto in molte lingue. Questo ha portato a un dibattito aperto sulla sostenibilità e l’affidabilità dell’AI nella produzione di contenuti.
Il pericolo del “collasso del modello”
Ma la questione non si ferma alla qualità dei contenuti. Gli esperti avvertono di un fenomeno noto come “collasso del modello”, che si verifica quando i modelli AI continuano ad essere addestrati su contenuti di scarsa qualità. Questo processo potrebbe portare a un ciclo vizioso: più contenuti di bassa qualità vengono creati dall’AI, più i modelli diventano imprecisi, peggiorando ulteriormente il materiale che generano.
Chatbot come ChatGPT o Gemini, per esempio, sono addestrati raccogliendo dati da siti web attraverso una pratica chiamata scraping. Tuttavia, se la qualità dei contenuti presenti online continua a diminuire, anche le prestazioni di questi modelli AI ne risentiranno gravemente.
Le conseguenze del collasso
Il collasso del modello non è solo una preoccupazione teorica. Secondo Ilia Shumailov, ricercatore dell’Università di Oxford, questo fenomeno può manifestarsi rapidamente e portare a conseguenze gravi per il futuro dell’intelligenza artificiale. Una rete piena di contenuti inaffidabili e malformati non solo compromette la capacità dei modelli AI di migliorarsi, ma rischia anche di degradare l’esperienza degli utenti, che si troveranno a fare affidamento su informazioni sempre meno precise.
La dipendenza dai modelli AI
Un altro aspetto cruciale è la crescente dipendenza dell’industria dai modelli AI per la creazione di contenuti. Le aziende tecnologiche si affidano sempre di più a queste soluzioni per risparmiare tempo e risorse, ma questo potrebbe portare a lungo termine a un circolo vizioso: contenuti di bassa qualità alimentano modelli che, a loro volta, generano altri contenuti inaffidabili.
La risposta delle grandi aziende
Non è un caso che Sam Altman, CEO di OpenAI, abbia più volte sottolineato l’importanza di accedere a contenuti di alta qualità, protetti da copyright, per garantire la formazione adeguata dei modelli AI. Se internet continuerà a riempirsi di informazioni errate, le aziende come OpenAI e Google dovranno trovare soluzioni alternative per mantenere alte le prestazioni dei loro strumenti.
Possibili soluzioni al problema
È chiaro che la questione dell’intelligenza artificiale e della qualità dei contenuti web è tutt’altro che semplice da risolvere. Tuttavia, alcune soluzioni potrebbero includere l’adozione di tecniche più avanzate di verifica e filtraggio dei dati utilizzati per l’addestramento dei modelli AI, così come una maggiore regolamentazione nel settore della generazione automatica di contenuti.
Leggi anche: La Bce riduce i tassi d’interesse: impatto sull’economia europea