La sede di Milano ha un nuovo amministratore delegato. Dopo anni a capo del gruppo di Unicredit Italia, Niccolò Ubertalli lascia il cda della banca di Piazza Gae Aulenti. Gli succederà Andrea Orcel, nel ruolo di Head of Italy, con l’obiettivo di rafforzare il business: “Il successo dell’Italia è fondamentale per quello del nostro Gruppo così come è essenziale un loro allineamento reciproco” così si sono espressi il nuovo ad e il presidente Pier Carlo Padoan in una lettera indirizzata ad alcuni dipendenti. “Lo spostamento del business italiano sotto la diretta responsabilità dell’ad renderà più efficace tale allineamento e consentirà di accelerare l’esecuzione del nostro piano strategico”.
Il tandem Orcel – Taricani per proiettare UniCredit nel futuro
Ad affiancare Orcel nell’ambizioso progetto Remo Taricani, che assumerà il ruolo di Deputy Head of Italy e guiderà le attività quotidiane del business sotto la supervisione del top manager. “L’esperienza di Remo, insieme alla sua conoscenza tecnica e alla sua vicinanza alla rete, assicurerá al nostro business in Italia e in particolare ai colleghi del network di consolidare i risultati raggiunti e sprigionare appieno il proprio potenziale” I dirigenti si dimostrano particolarmente entusiasti e fiduciosi in questo comunicato. Oggi il tam manageriale si compone di nome eccelsi e ben noti nel settore bancario – Luisella Altare, Annalisa Areni, Marco Bortoletti, Andrea Burchi, Roberto Fiorini, Paola Garibotti, Salvatore Malandrino. Si tratta di persone della massima esperienza e dalle vedute più ampie nel panorama del business italiano.
Niccolò Ubertalli cederà i suoi incarichi con effetto immediato. Orcel e Padoan hanno ribadito l’apprezzamento per il suo operato, ringraziandolo “per il contributo alla crescita di UniCredit con i ruoli ricoperto in Est Europa e come Head of Italy. Gli auguriamo per tanto tutti il meglio per il futuro. Siamo certi che tale decisione ci consentirà di sprigionare tutto il potenziale di Unicredit Italia e di lavorare più a stretto contatto con i colleghi del business. Questa decisione non avrà alcun impatto sui livelli di occupazione, al contrario, è stata presa con la volontà di rafforzare la struttura organizzativa nel Paese. Le nostre priorità rimangono invariate. Concentriamoci su quanto è nelle nostre possibilità gestire e migliorare, e continuiamo a lavorare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti con il piano strategico dello scorso dicembre”